Ecclesiaste 1 : 14
Quando ho letto Ecclesiaste per la prima volta sono rimasta colpita dal fatto che spesso dopo ogni sua riflessione, viene ripetuta questa frase : “… è un correre dietro al vento ” ed in un certo senso è proprio questo che per una vita io ho ricercato insistentemente, prima nelle relazioni umane, poi nell'alcool ed infine nella droga.
Sono parole forti ammetto, lo specchio di una realtà che conosciamo tutti sin troppo bene, cerchiamo un appoggio in cose effimere che poi appena crollano, ti ritrovi con le ginocchia sbucciate a piangere, a trovare scuse e con mia immensa vergogna ammetto, che mi sono ritrovata persino ad incolpare colui che mai mi ha abbandonato, il Signore.
Il primo passo verso Dio lo fece mia madre, già il resto della mia famiglia era convertita, ma nessuno mai mi ha detto cosa fare o non fare, hanno combattuto contro il diavolo che voleva portarmi con sé nelle tenebre con armi ben più potenti della parola e allora vi chiederete, come? Con le preghiere e non solo le loro, ma di tutta la Chiesa, che pur non conoscendomi hanno fatto lo stesso.
Ricordo bene le sensazioni discordanti che giravano nella mia testa quel 31 dicembre 2019, io che per una vita ho vissuto annebbiata da alcool e droga, in quella sera, scelsi di rimanere lucida ed entrai nel Locale con una insolita agitazione, come se andassi ad un primo appuntamento ed era proprio così, quella sera conobbi (anche se ancora non lo avevo concretizzato) il Signore.
Erano tutti sorridenti, sereni, uniti eppure dentro di me provavo invidia, risentimento e lo covai per tutta la serata, nonostante mi dimostrarono affetto rimanevo dura difronte le loro accortezze, le loro parole, ogni minuto guardavo lo scorrere del tempo con un solo pensiero nella testa: “Ma quando scatta la mezzanotte? IO NON VOGLIO SENTIRE PIÙ QUESTE PAROLE, HO SOLO VOGLIA DI FARMI MALE DI SMETTERE DI PENSARE”. E così feci, ho aspettato lo scoccare della mezzanotte, sono salita in macchina e me ne sono andata, ma ignoravo che seppure arrabbiata con l'intero mondo, non ero uscita esattamente come ero entrata, il seme era stato piantato e dovevo solo aspettare che crescesse e non ci mise molto del resto.
Passai la notte da un mio amico, ero ubriaca, drogata e dopo aver visto l'alba sorgere mi recai a casa insolitamente agitata e lucida come se tutto quello che mi inquinava il corpo non mi aveva fatto effetto, anzi, mi diede modo di analizzarmi. Mi sentivo sporca, mi sentivo ingrata, ripensai a quanti brutti pensieri in quindici anni mi avevano attraversato la testa, quante volte avevo recato dispiacere a mia madre, a quante volte il mio stesso isolamento mi avevano condotto a pensieri di suicidio, autolesionismo, droga, alcool, ai brutti giri in cui avevo vissuto quegli anni, provai a chiudere gli occhi nonostante tutto mi girasse intorno come una giostra e mi addormentai.
La sveglia non era ancora suonata, erano le 9,00 del mattino; non mi era mai accaduto di alzarmi così presto nonostante le poche ore di sonno; mi meravigliai di vedere quanto era bella la mattina, il sole, io che vivevo di notte e mi alzavo a fatica solo per andare a lavorare, alle 10:30 ci sarebbe stato il culto del 1 gennaio 2020; il mio primo Culto, ho fatto una doccia e ho detto a mia madre che sarei andata con lei solo perché “mi sembrava brutto non esserci dopo la serata con gli altri“ , ma la verità la sapevo solo io e fra lo scetticismo del diavolo e la mia fame della parola di Dio , mi sentivo sottosopra come se in me ci fosse una vera e propria guerra.
“ La Parola di Dio è come collirio, rischiara la vista “ di Archetto Brasiello.
Ed è così, dopo il primo di gennaio 2020 la mia vista si schiarì, le mie orecchie e il mio cuore iniziarono ad aprirsi verso Dio, ma dall'altra parte il diavolo continuava a scoraggiarmi ricordandomi chi ero e che non meritavo altro che quello che sino a quel momento avevo vissuto e così, di nuovo, tentai di farmi del male, stavo per ricadere nei miei legami ma in quel momento Dio mi diede forza e non in un modo silente, io ho sentito manifestare in me la sua volontà, io non avrei mai più toccato la droga e così fu, passò il primo giorno, il secondo e poi al terzo presi tutta la droga che mi restava e la diedi a mia madre.
Come facevo a sapere che era la sua volontà? Ebbene lo confidai anche ai miei parenti e dopo mesi anche alla Culto dei giovani, ed ora a voi come testimonianza della Potenza del Signore, egli me lo aveva promesso in sogno, la notte del 2 gennaio 2020, sognai di mangiare qualcosa che indubbiamente amavo perché ero vorace ricordo e mentre masticavo, un ago mi si conficcò nel palato, potete immaginare che dolore, eppure non faceva male, presi coraggio e lo strappai via senza neppure pensarci e così feci; il 3 gennaio 2020 in pomeriggio mi sbarazzai della droga definitivamente e quella stessa sera andai al Locale dove si sarebbe tenuto il culto del mercoledì con uno spirito diverso, partecipavo, Lodavo il Signore e cantai gli Inni come se li conoscevo da tempo, poi tornai a casa e improvvisamente mi venne da piangere e da condividere la mia esperienza con mia cugina che da anni ormai è convertita, la chiamai, era in Toscana con i ragazzi della Chiesa e attaccata al telefono piansi lacrime che sembravano non finire più e non per tristezza, ma per gioia, una gioia che sembrava farmi esplodere il petto, anche lei gioì con me capendo che davvero io avevo accettato il Signore nella mia vita come mio Salvatore, come mio Padre, come unica direzione da prendere e mi confidò anche lei che non era passato un giorno in cui non aveva pregato per me e che mesi prima che venisse quel 31 dicembre anche lei aveva sognato la mia conversione! Lode a Dio!
Non posso mentirvi, il diavolo ha continuato a marcarmi stretta, i miei amici del mondo mi bestemmiano in faccia, ma se prima provavo dolore e mi arrabbiavo con loro, ora prego per loro come i miei Fratelli e le mie Sorelle hanno pregato per la salvezza del mio Spirito, si il diavolo sa bene quanto siamo fragili, quanto temiamo il giudizio altrui e con me ha giocato sino alla sua ultima carta, ma come egli sapeva le mie debolezze anche il Padre Celeste, che ci ha creati, sa come aiutarci, fortificarci.
Io la sera del 3 gennaio ho scelto di camminare lungo la sua vita, ho imparato a pregare e per la prima volta quella sera, dopo quel lungo pianto liberatorio, pregai per me stessa, era giunto il mio momento di parlargli a tu per tu, sono passati due mesi dalla mia conversione e ho richiesto al mio Pastore la volontà di Battezzarmi in acqua, poiché giorno dopo giorno si conferma in me l'accettazione di Dio nella mia vita, lui mi ha donato le armi per potermi difendere, non mi ha fatto soffrire neanche un solo giorno per la mia astinenza da droga ed alcool anzi, mi ha donato nuova forza e dopo di me la benedizione non si è fermata, anzi, si è estesa benedicendo tutta la mia famiglia, ora anche mio padre si è convertito! Alleluia! Il Signore non mi ha chiesto nulla, nessun costo ha avuto tutto questo arricchimento Spirituale, semplicemente egli vuole solo che noi ricambiamo il suo infinito Amore, che lo Lodiamo e lo Ringraziamo e che costo ha questo? Nessuno!
Io ho affidato tutta la mia vita al Signore e qualsiasi avversità possa presentarsi dinnanzi a me io non avrò paura, non esiste paura quando sei Figlia di Dio e non sto nella pelle al solo immaginare a quante altre cose dovrò conoscere di mio Padre, quante gioie, non posso non fremere dalla voglia di far crescere in me Dio, lo cerco e ogni giorno lo ringrazio per come senza chiedergli nulla, egli è rimasto accanto a me, per come quando mi sentivo di essere il nulla per lui ero già tutto.
“Egli è come un albero piantato vicino all'acqua, che distende le sue radici lungo il fiume; non si accorge quando viene calura e il suo fogliame rimane verde; nell'anno della siccità non in affanno e non cessa di portar frutto." (Geremia 17:8)
Valentina Marsano
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